17 agosto 2011

Ligabue , soprannominato Al Matt o Al Tedesch


Antonio Ligabue : esponente di spicco tra gli autori naif italiani 


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Antonio Ligabue
Antonio Ligabue, nome alla nascita Antonio Laccabue (Zurigo18 dicembre 1899 – Gualtieri27 maggio 1965), è stato un pittore italiano.

Indice

 [nascondi]

[modifica]Biografia

Nato da Elisabetta Costa, originaria bellunese e presumibilmente da Bonfiglio Laccabue (la vera identità del padre è tuttora sconosciuta), originario di Reggio Emilia. Nel 1942 il pittore cambierà il cognome Laccabue in Ligabue. Nel settembre 1900 fu affidato agli svizzeri Johannes Valentin Göbel ed Elise Hanselmann. Nel 1913 morirono tragicamente la madre, Elisabetta, e tre fratelli, a seguito di un'intossicazione alimentare. Iniziò a lavorare saltuariamente come bracciante agricolo e condusse una vita errabonda. Dopo un vivace alterco con la madre affidataria fu ricoverato in una clinica psichiatrica.
Nel 1919, su denuncia della Hanselmann, fu espulso dalla Svizzera. Da Chiasso fu condotto aGualtieri, paese d'origine del padre adottivo ma, non sapendo una parola d'italiano, fuggì dal paese tentando di tornare in Svizzera. Riportato al paese, visse del soccorso del Comune nell'Ospizio di mendicità Carri. Nel 1920 gli fu offerto un lavoro agli argini del Po e proprio in quel periodo iniziò a dipingere. Nel 1928 incontrò Renato Marino Mazzacurati il quale ne comprese l'arte genuina e gli insegnò l'uso dei colori ad olio guidandolo verso la piena valorizzazione del suo talento. In quegli anni si dedicò completamente alla pittura, continuando a vagare senza meta lungo il fiume Po.
Nel 1937 fu ricoverato in manicomio a Reggio Emilia per atti di autolesionismo. Nel 1941 lo scultore Andrea Mozzali lo fece dimettere dall'ospedale psichiatrico e lo ospitò a casa sua aGuastalla, vicino a Reggio Emilia. Durante la guerra fece da interprete per le truppe tedesche. Nel 1945 per aver percosso con una bottiglia un militare tedesco, fu internato in manicomio e vi rimase per tre anni.
Nel 1948 iniziò a dipingere più intensamente, e giornalisti, critici e mercanti d'arte iniziarono a interessarsi a lui. Nel 1957 Severo Boschi, "firma" de Il Resto del Carlino, e il noto fotoreporterAldo Ferrari si recarono a Gualtieri per incontrarlo: ne scaturì un servizio sul quotidiano e immagini tuttora notissime. Nel 1961 fu allestita la sua prima mostra personale alla Galleria La Barcaccia di Roma. Ebbe un incidente di motocicletta e l'anno successivo fu colpito da paresi. Guastalla gli dedicò una grande mostra antologica. Chiese di essere battezzato e cremato, morì il 27 maggio 1965. Riposa nel cimitero di Gualtieri, sulla sua lapide la maschera funebre in bronzo ad opera di Mozzali.
Fu denominato Al Matt (il matto) o Al tedesch (il tedesco).
Nel 1965, all'indomani della sua morte, gli venne dedicata una retrospettiva nell'ambito della IX Quadriennale di Roma.
Nel 2002 Sergio Negri, maggiore esperto di Ligabue, pubblica il Catalogo generale dei dipinti (casa editrice Electa Mondadori)
Al Palazzo Reale di Milano si è svolta una mostra monografica sul pittore. Iniziata il 20 giugno2008, è terminata il 4 novembre 2008. E' in corso presso la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma),la mostra "Antonio Ligabue.La follia del genio", iniziata l'11 marzo del 2011 che si concludera' il 26 giugno del 2011.

[modifica]Ligabue nella filmografia e musica

[modifica]Note

  1. ^ Ligabue - Televisione anni 70
  2. ^ Ligabue (serie a puntate) dal sito della Rai

[modifica]Bibliografia

  • Dizionario biografico degli italiani LXIII, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 2004

[modifica]Collegamenti esterni



Nessun commento:

Posta un commento