Un romanzo ed un film capolavoro .
Una delle rare volte dove letteratura e cinematografia riescono ad integrarsi e ad innalzare un progetto artistico di intensita´ e poesia unica .
Omaggio a Niccolo´ Ammaniti e a Gabriele Salvatores .
Film completo pubblicato su YouTube . Buona visione a chiunque avra´ il piacere di vedere per intero questo piccolo gioiello .
Io non ho paura è un film del 2003 diretto da Gabriele Salvatores.
Tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, che ne ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Francesca Marciano, il film ha vinto un David di Donatello ed è stato scelto come film per rappresentare l'Italia agli Oscar. Il film è ambientato in un piccolo borgo rurale della Basilicata ed è stato girato a Melfi
Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, in base alla delibera ministeriale del 4 febbraio 2003.
Trama: Michele, dieci anni, frequenta la quinta elementare e vive ad Acqua Traverse, un minuscolo borgo rurale della Basilicata. Con la sorella più piccola e altri amici fanno una corsa in mezzo al grano. A casa ci sono la mamma e il papà, che non è sempre presente a causa del suo mestiere di camionista. Giocando con gli amici nei pressi di una casa abbandonata, decidono chi deve fare la penitenza, che toccherebbe a Michele, arrivato ultimo per aiutare la sorella in difficoltà, ma a seguito di una votazione viene deciso che tocchi a una loro amica, Barbara. La penitenza è quella di abbassarsi le mutandine davanti a questi ultimi. Proprio all'ultimo Michele salva la ragazza dal gesto imbarazzante e decide di fare lui la penitenza.
Quando tutto il gruppo torna verso casa, Michele si accorge di aver dimenticato gli occhiali della sorella nella casa abbandonata, quindi torna indietro, scoprendo una lastra di lamiera che, incuriosito, solleva vedendo un buco, e in fondo un piede che esce da una coperta. Dopo lo spavento iniziale, nei giorni seguenti torna sul luogo e scopre che quel piede appartiene a un bambino come lui, biondo e delicato, quasi cieco per il buio, ridotto a uno stato selvaggio. Nelle successive visite gli porta da mangiare, gli parla, gli ridà una speranza. Una sera il telegiornale racconta la scomparsa di Filippo Carducci, rapito a Milano. Michele capisce che questo Filippo è proprio il bambino con cui ha fatto amicizia.
Arriva a casa un tale, Sergio il milanese, alla guida della banda di rapitori, la quale comprende tutti gli uomini del minuscolo borgo, compresi i genitori di Michele. Col passare del tempo, il cerchio delle indagini si stringe e gli elicotteri dei carabinieri cominciano a perlustrare l'area. Sopraggiunge il panico tra i rapitori, i quali decidono di sopprimere l'ostaggio. Michele corre per liberare Filippo: riesce a spingerlo fra i campi cercando di farlo fuggire, ma Michele stesso rimane intrappolato.
Nel frattempo sopraggiunge il padre che non esita a sparare al bambino, non accorgendosi che in realtà è suo figlio Michele. Gli elicotteri dei carabinieri illuminano il milanese che viene arrestato, mentre il padre ha il figlio ferito in braccio e il piccolo Filippo salvo a poca distanza. Il film sfuma sull'immagine di Michele, ferito ma sorridente, e l'ormai salvo Filippo in procinto di darsi la mano.
CAST:
Giuseppe Cristiano: Michele Amitrano
Mattia Di Pierro: Filippo Carducci
Dino Abbrescia: Pino Amitrano
Aitana Sánchez-Gijón: Anna Amitrano
Diego Abatantuono: Sergio
Fabio Tetta: Antonio Natale
Giorgio Careccia: Felice
Riccardo Zinna: Pietro
Antonella Stefanucci: Assunta
Giulia Matturo: Maria Amitrano
Fabio Antonacci: Remo
Adriana Conserva: Barbara
Stefano Biase: Salvatore
Michele Vasca: Candela
Susy Sánchez: mamma di Filippo
Differenze dal romanzo :
Nel libro, Salvatore non dà a Michele il peggiore dei suoi camioncini giocattolo, ma la peggiore delle squadre del suo Subbuteo. Nel film la scena non si svolge dentro casa sua, ma fuori, e quindi, rispetto al libro, Salvatore non si esercita prima delle lezioni di musica che gli erano state imposte e non spiega a Michele cosa sono gli orsetti lavatori.
Nel libro, quando Michele recupera Filippo da Melichetti (qui chiamato Candela), Filippo si trova vicino al nido di una civetta, non presente nel film.
Nel film Michele ha 10 anni mentre nel libro ne ha 9.
Nel film la madre di Michele si chiama Anna, nel libro Teresa.
Nel libro Michele è distratto mentre gioca a pallone, nel film mentre gioca a Un, due, tre, stella!.
Nel libro Sergio è romano, nel film milanese.
Nel libro Michele è molto affezionato alla sua bicicletta, chiamata la Scassona, nel film questo interesse non viene mostrato.
Nel libro Barbara cerca di fidanzarsi con Michele, nel film no.
Nel libro Michele si fa male ad una caviglia, nel film Michele arriva da Filippo sano e salvo.
Dopo essere fuggito nel libro Filippo non torna indietro, mentre nel film ritorna sui suoi passi e si avvicina a Michele, che apre gli occhi tendendogli la mano.
Nel finale del libro Sergio non compie atti particolari. Nel finale del film Sergio si avvicina a Filippo e vuole ancora ucciderlo, ma viene fermato dagli elicotteri dei carabinieri.
Una delle rare volte dove letteratura e cinematografia riescono ad integrarsi e ad innalzare un progetto artistico di intensita´ e poesia unica .
Omaggio a Niccolo´ Ammaniti e a Gabriele Salvatores .
Film completo pubblicato su YouTube . Buona visione a chiunque avra´ il piacere di vedere per intero questo piccolo gioiello .
Io non ho paura è un film del 2003 diretto da Gabriele Salvatores.
Tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, che ne ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Francesca Marciano, il film ha vinto un David di Donatello ed è stato scelto come film per rappresentare l'Italia agli Oscar. Il film è ambientato in un piccolo borgo rurale della Basilicata ed è stato girato a Melfi
Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, in base alla delibera ministeriale del 4 febbraio 2003.
Trama: Michele, dieci anni, frequenta la quinta elementare e vive ad Acqua Traverse, un minuscolo borgo rurale della Basilicata. Con la sorella più piccola e altri amici fanno una corsa in mezzo al grano. A casa ci sono la mamma e il papà, che non è sempre presente a causa del suo mestiere di camionista. Giocando con gli amici nei pressi di una casa abbandonata, decidono chi deve fare la penitenza, che toccherebbe a Michele, arrivato ultimo per aiutare la sorella in difficoltà, ma a seguito di una votazione viene deciso che tocchi a una loro amica, Barbara. La penitenza è quella di abbassarsi le mutandine davanti a questi ultimi. Proprio all'ultimo Michele salva la ragazza dal gesto imbarazzante e decide di fare lui la penitenza.
Quando tutto il gruppo torna verso casa, Michele si accorge di aver dimenticato gli occhiali della sorella nella casa abbandonata, quindi torna indietro, scoprendo una lastra di lamiera che, incuriosito, solleva vedendo un buco, e in fondo un piede che esce da una coperta. Dopo lo spavento iniziale, nei giorni seguenti torna sul luogo e scopre che quel piede appartiene a un bambino come lui, biondo e delicato, quasi cieco per il buio, ridotto a uno stato selvaggio. Nelle successive visite gli porta da mangiare, gli parla, gli ridà una speranza. Una sera il telegiornale racconta la scomparsa di Filippo Carducci, rapito a Milano. Michele capisce che questo Filippo è proprio il bambino con cui ha fatto amicizia.
Arriva a casa un tale, Sergio il milanese, alla guida della banda di rapitori, la quale comprende tutti gli uomini del minuscolo borgo, compresi i genitori di Michele. Col passare del tempo, il cerchio delle indagini si stringe e gli elicotteri dei carabinieri cominciano a perlustrare l'area. Sopraggiunge il panico tra i rapitori, i quali decidono di sopprimere l'ostaggio. Michele corre per liberare Filippo: riesce a spingerlo fra i campi cercando di farlo fuggire, ma Michele stesso rimane intrappolato.
Nel frattempo sopraggiunge il padre che non esita a sparare al bambino, non accorgendosi che in realtà è suo figlio Michele. Gli elicotteri dei carabinieri illuminano il milanese che viene arrestato, mentre il padre ha il figlio ferito in braccio e il piccolo Filippo salvo a poca distanza. Il film sfuma sull'immagine di Michele, ferito ma sorridente, e l'ormai salvo Filippo in procinto di darsi la mano.
CAST:
Giuseppe Cristiano: Michele Amitrano
Mattia Di Pierro: Filippo Carducci
Dino Abbrescia: Pino Amitrano
Aitana Sánchez-Gijón: Anna Amitrano
Diego Abatantuono: Sergio
Fabio Tetta: Antonio Natale
Giorgio Careccia: Felice
Riccardo Zinna: Pietro
Antonella Stefanucci: Assunta
Giulia Matturo: Maria Amitrano
Fabio Antonacci: Remo
Adriana Conserva: Barbara
Stefano Biase: Salvatore
Michele Vasca: Candela
Susy Sánchez: mamma di Filippo
Differenze dal romanzo :
Nel libro, Salvatore non dà a Michele il peggiore dei suoi camioncini giocattolo, ma la peggiore delle squadre del suo Subbuteo. Nel film la scena non si svolge dentro casa sua, ma fuori, e quindi, rispetto al libro, Salvatore non si esercita prima delle lezioni di musica che gli erano state imposte e non spiega a Michele cosa sono gli orsetti lavatori.
Nel libro, quando Michele recupera Filippo da Melichetti (qui chiamato Candela), Filippo si trova vicino al nido di una civetta, non presente nel film.
Nel film Michele ha 10 anni mentre nel libro ne ha 9.
Nel film la madre di Michele si chiama Anna, nel libro Teresa.
Nel libro Michele è distratto mentre gioca a pallone, nel film mentre gioca a Un, due, tre, stella!.
Nel libro Sergio è romano, nel film milanese.
Nel libro Michele è molto affezionato alla sua bicicletta, chiamata la Scassona, nel film questo interesse non viene mostrato.
Nel libro Barbara cerca di fidanzarsi con Michele, nel film no.
Nel libro Michele si fa male ad una caviglia, nel film Michele arriva da Filippo sano e salvo.
Dopo essere fuggito nel libro Filippo non torna indietro, mentre nel film ritorna sui suoi passi e si avvicina a Michele, che apre gli occhi tendendogli la mano.
Nel finale del libro Sergio non compie atti particolari. Nel finale del film Sergio si avvicina a Filippo e vuole ancora ucciderlo, ma viene fermato dagli elicotteri dei carabinieri.
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