" Il Conte Dracula " , Film completo ( YouTube ) ,
con Christopher Lee ( anno 1969 ) .
Dracula
è un romanzo scritto dall'irlandese Bram Stoker nel1897, ispirato alla figura di Vlad III principe di Valacchia.
Scritto in forma di stralci di diari e di lettere, Dracula è uno degli ultimi, se non l'ultimo, tra i grandi romanzi gotici. Riprendendo il mito del vampiro, lanciato nella letteratura daJohn William Polidori, Stoker realizza un romanzo dalle atmosfere cupe e oscure, in cui l'orrore e la minaccia, sempre ben presenti, assillano i protagonisti, in un crescendo rossiniano di emozioni che conduce alla scoperta dell'orrore rappresentato dal tetro vampiro.
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Trama [modifica]
La vicenda è narrata sotto forma di una raccolta degli scritti di alcuni dei protagonisti del racconto, che inizia il 3 maggio 1890 con il giovane avvocato Jonathan Harker, inviato inTransilvania dal suo capo, Peter Hawkins, per curare l'acquisto di un'abitazione a Londra fatto da un nobile locale: il Conte Dracula.
L'inizio del viaggio del giovane, però, è all'insegna del contatto con il mondo superstizioso e pauroso della gente locale, che cerca di scoraggiarlo dall'andare dal Conte, ma nessuno degli sforzi dei civili riesce ad impedire il contatto con il nobile, che si rivela essere un affabile anziano che ha deciso di trasferirsi inInghilterra.
Con il passare dei giorni alcuni particolari diventano terrificanti, fino alla scoperta del terribile segreto del Conte: egli è in realtà un terribile mostro che si nutre del sangue dei viventi. In una parola è un vampiro, che si accinge ad azzannare la vecchia Inghilterra per prolungare ancora la sua insana esistenza.
A questo punto, quando ormai sembra giunta l'ultima ora per Harker, l'azione si sposta in Inghilterra, dove da uno scambio di lettere tra Mina Murray e Lucy Westenra iniziamo a conoscere gli altri protagonisti: John Seward, direttore di un manicomio, Mina, fidanzata di Jonathan e la sua amica Lucy (corteggiata da Seward, dal texano Quincey P. Morris e da Lord Arthur Holmwood, col quale si fidanzerà).
Mina, quindi, in attesa del ritorno di Jonathan, va a soggiornare a Whitby con Lucy e la sua famiglia: è questo l'inizio di una serie di fatti strani. Sul diario di Mina, infatti, vengono registrati, oltre ad una serie di comportamenti anomali da parte dell'amica, anche il rocambolesco arrivo a Whitby, in un giorno di tempesta, di una nave il cui capitano è stato ritrovato morto e legato al timone.
Al diario, per meglio descrivere l'accaduto, è allegato il servizio di un anonimo giornalista che descrive l'arrivo nel porto della nave fantasma, da cui esce un cane inferocito, e quindi un estratto dal diario di bordo, che sembra riecheggiare il romanzo di William Hodgson I pirati fantasma, in cui si narra di un terribile demone che infesta la nave naufragata. Dal suo arrivo in poi, contemporaneamente, Renfield, paziente del dottore Seward, inizia a peggiorare, delirando di un fantomatico Signore, mentre Lucy è evidentemente la vittima di un vampiro (porta gli evidenti segni sul collo): tutti indizi dell'arrivo del Conte Dracula in Inghilterra.
Inaspettatamente Mina viene a sapere che Jonathan, riuscito a fuggire dal castello di Dracula, si trova ricoverato a Budapest e lo raggiunge sposandolo presso un ospizio gestito da suore, per poi tornare in Inghilterra. Intanto la salute di Lucy, che iniziava a peggiorare, subisce un terribile attacco. Seward, allora, non vede soluzione migliore se non quella di chiamare, da Amsterdam, il suo insegnante, l'esimio professoreAbraham Van Helsing. All'inizio provano a fermare il deperimento con una serie di trasfusioni di sangue - tutti i protagonisti maschili si prestano alla delicata operazione - ma l'attacco finale di Dracula porta alla morte della ragazza e della madre, che in quella notte finale si trovava nella stanza della figlia e che era già gravemente malata.
La minaccia, però, è solo all'inizio: come Van Helsing sa, Lucy è ormai diventata un vampiro a sua volta e, infatti, inizia subito a "cacciare" bambini che giocano nei dintorni del cimitero dove il suo corpo è stato sepolto. La notizia sarebbe passata quasi anonima se non fosse che le vittime sono bambini, ma le poche informazioni che giungono dalla stampa fanno interessare i due studiosi (Seward e Van Helsing), che esaminano le ferite dell'ultimo bambino: questa prova basta a Van Helsing per convincersi che è ora di agire. Prima, però, deve convincere dell'esistenza di un tale orrore sia il suo allievo che Quincey Morris e, cosa più importante, il buon Arthur, ormai Lord Godalming dopo la morte del padre. Fatto ciò, in una terribile notte, rinchiudono nella sua tomba il corpo di Lucy, per poi tornare il giorno dopo e distruggere definitivamente la non morta mediante un paletto di legno piantato sul cuore.
A questo punto, grazie al controllo sulle carte e la corrispondenza di Lucy, Van Helsing entra in contatto con Mina e ha la possibilità di leggere il diario del marito sul suo soggiorno in Transilvania. L'incontro con Mina non è fondamentale solo per capire finalmente chi è l'avversario che si deve affrontare, ma soprattutto per l'aiuto che lei e il marito daranno all'impresa: proprio grazie alla coraggiosa giovane, infatti, si inizieranno a mettere insieme tutti i piccoli segnali, i piccoli indizi che Stoker ha disseminato, primo fra tutti l'anomalo comportamento di Renfield, che in un ultimo momento di lucidità cercherà di avvisare i nostri eroi del pericolo imminente. I protagonisti penetrano nella proprietà di Dracula a Carfax e benedicono le casse di terra che il vampiro aveva portato dalla Transilvania per riposarvi. Ma quella stessa notte il Conte penetra nel manicomio, uccide Renfield e vampirizza Mina, per farla sua sposa per l'eternità.
Così Van Helsing, Harker, Seward, Lord Godalming e Morris stringono i tempi e, utilizzando delle ostie consacrate, sterilizzano tutti gli altri nascondigli londinesi del Conte che si vede così costretto a fuggire con l'unica cassa di terra che aveva tenuto nascosta per sé.
Il gruppo decide di mettersi all'inseguimento del Conte, per distruggerlo definitivamente e salvare l'anima di Mina e si recano a Varna, in attesa della nave su cui viaggia la cassa. Dracula, però, riesce ad evitarli e risale lungo il fiume che costeggia da vicino il suo castello: per prenderlo in trappola i cacciatori si dividono in tregruppi: Jonathan e Lord Godalming, Seward e Quincey Morris, Van Helsing e Mina.
La sfida finale si svolge sulle montagne dove sorge il castello, il 6 novembre 1890, ed è narrata dal diario di Mina: dopo che Van Helsing ha sterilizzato il luogo e ucciso le spose di Dracula, il professore e Mina si ritrovano con il resto della compagnia ad assediare il gruppo di zingari che scorta la cassa del vampiro. Alla fine, dopo una strenua lotta con gli zingari, poco prima del tramonto, Jonathan e Quincey, morente, sferrano i colpi letali a Dracula, che diventa polvere, non senza un sorriso di sollievo sulle sue stesse labbra. Quest'episodio si conclude con la morte di Quincey Morris dovuta a una ferita incurabile protratta in combattimento.
L'intera vicenda si svolge sette anni prima di quando è raccontata (presumibilmente la data di uscita, 1897) e la chiusura è lasciata a un messaggio di Jonathan, che esprime la sua gioia per la felice conclusione del fatto: sia Arthur Holmwood sia John Seward sono felicemente sposati, e Jonathan e Mina sono stati allietati dalla nascita di un figlio. Il bambino porta tutti i nomi di coloro che parteciparono alla distruzione di Dracula, ma viene chiamato dai genitori Quincey, poiché è nato proprio il 6 novembre, nell'anniversario della morte di Quincey Morris.
Fonti storiche e letterarie [modifica]
Nel suo capolavoro, Stoker compie una approfondita ricerca storica efolcloristica per creare un personaggio che doveva incarnare tutti gli stereotipi negativi dello "straniero".
Cosi, quando all´inizio del romanzo, Dracula traccia la sua genealogia, in essa Stoker mette Attila, re degli Unni, i vichinghi "giunti dall´Islanda" (che permettono quindi a Dracula di invocare più volte in suo aiuto le divinitá nordiche di Thor e Odino), i Székely, fiera nazione ungherese a cui era dato l´incarico di difendere i confini orientali delRegno d'Ungheria, e - naturalmente - Vlad Ţepeş tanto denigrato dalla pubblicistica transilvana ungherese-sassone.
Stoker quindi stravolge l´origine etnica del Dracula valacco, storicamente esistito come Vlad Ţepeş, e ne fa un esponente di quel "Nordicum" barbarico, "vagina gentium" dominato da popolazioni,celtiche, turche, unne, ugro-finniche, iraniche, germaniche e slave, che tanto aveva impaurito nei secoli i popoli dell´Europa mediterranea[1].
Recentemente il ritrovamento di alcuni articoli di giornale tra i documenti di Stoker, ha fatto presumere che in realtà lo scrittore fosse stato ispirato non dalle vicende del principe Vlad III, bensì da un fatto accaduto, e documentato, alcuni anni prima della pubblicazione del romanzo, nel New England nella cittadina di Exter. Nel 1892 la morte della diciannovenne Mercy L. Brown, sconvolse la famiglia e la cittadina di Exter. La ragazza morì per una malattia molto particolare che colpì e portò al decesso già della madre Mary e della sorella Mary Olive qualche anno prima. La malattia causava in particolare sintomi quale pallore e mancanza di appetito, oggi questa malattia è nota come tubercolosi, ma allora si parlò di vampirismo. Quando subito dopo anche il fratello di Mercy venne colpito dalla stessa malattia il paese iniziò a credere che uno dei membri della famiglia si fosse trasformato in vampiro dopo il decesso. Tale sospetto portò alla riesumazione dei tre corpi delle donne, quello di Mercy venne trovato intatto a differenza degli altri due che erano invece ormai decomposti, aveva poi lo stomaco gonfio, sangue alla bocca e unghie e capelli cresciuti, inoltre al momento dell'apertura della bara emise un suono gutturale. Considerando che Mercy era deceduta da pochissimo tempo, a differenza della madre e della sorella la cui morte risaliva a qualche anno prima, oggi tutto questo è ampiamente spiegato col processo di decomposizione, durante il quale la pelle seccandosi si restringe, questo fa apparire le unghie più lunghe, la decomposizione degli organi interni crea gas nella cassa toracica che si gonfia facendo risalire i liquidi attraverso l'esofago; l'apertura della bara non fa poi che creare una differenza di pressione che fa fuoriuscire i gas presenti all'interno del corpo attraverso la bocca creando un suono gutturale. Il padre di Mercy vedendo ciò mise un paletto di legno nel petto e bruciò il corpo facendo bere le ceneri al figlio. Morì anche questo qualche mese dopo. I fatti vennero riportati dai giornali dell'epoca e alcuni di questi ritagli sono stati trovati dagli appunti di Stoker. Considerando che la vicenda risale al 1892, ben 5 anni prima della scrittura del romanzo, si può ragionevolmente pensare che questi più che la vita del principe Vlad III, abbiano influenzato lo scrittore.[2].
Per un personaggio come quello di Dracula nessuna regione d'Europa poteva meglio adattarsi che laTransilvania, terra che fino alle pulizie etniche del XX secolo era un crogiuolo inestricabile di nazioni, popoli, religioni e credenze provenienti da tutti gli angoli del continente europeo e asiatico.
Posta all´estremo confine della "civiltà occidentale" (è li che si collocano le più orientali tra le città in stilemitteleuropeo, con i tipici edifici romanici, gotici (vedi per esempio il Castello Hunyad o la città di Segesvár) ebarocchi), con i suoi alti monti della catena dei Carpazi, abitata già da nobili nazioni guerriere come i Daci, iGoti, gli Unni, gli Ungari, la Transilvania[3] si adatta bene a fare da sfondo alle storie del romanzo gotico diStoker.
Sul substrato storico e ambientale transilvano si innestano quindi bene gli elementi folclorici usati da Stoker, che sono molti perché il mito del vampiro è vecchio quanto il mondo e le leggende sui succhiasangue e suimorti viventi sono antiche e terribili, alimentate dalla superstizione e spesso dall'ignoranza.
L´innesto principale del Dracula di Stoker è comunque sulla figura storica del principe Vlad III di Valacchia (2 novembre 1431-dicembre 1476), che governava la regione immediatamente a sud della Transilvania, laValacchia appunto, terra di confine tra le terre della Corona di Santo Stefano e l´Impero ottomano. Vlad III di Valacchia era figlio di Vlad II e sappiamo che fu investito dell'Ordine del Dragone da Sigismondo di Lussemburgo, re d´Ungheria e imperatore, di cui derivò l'appellativo del figlio Draculea: figlio del Dragone (il termine 'drac' sta a significare anche 'demonio', pertanto Draculea può, a buona ragione, essere tradotto anche come 'figlio del demonio').
La figura di Vlad III, vissuto in un'epoca e in condizioni non certo facili, ha ereditato un'aura storica tutt'altro che lusinghiera, essendo divenuto famoso come il despota sanguinario Vlad Ţepeş, ovvero Vlad l'impalatore. Furono soprattutti i Transilvani, ed in particolare i Sassoni, a ritrarre e diffondere un'immagine di Vlad III particolarmente macabra, a causa dei suoi ripetuti attacchi alle ricche città della Transilvania e la sua instabilitá nel rispettare le alleanze con il re d´Ungheria (che lo tenne prigioniero per dieci anni nei pressi diBudapest, a Visegrád). Secondo le cronache dell´epoca, infatti, il supplizio, appreso durante la prigionia turca, che Vlad III preferenzialmente infliggeva ai nemici era quello dell´impalatura.
Per quanto riguarda invece il tema del vampirismo, esso fu affrontato già da Goethe nel 1797 nella sua ballataLa sposa di Corinto (Die Braut von Korinth). Successivamente, nel 1819, su un periodico inglese (il New Monthly Magazine) venne pubblicato un racconto intitolato The Vampire, recante la firma di George Gordon Byron. In realtà il vero autore era John William Polidori, medico personale e intimo amico di Lord Byron, e l'idea del racconto aveva preso forma già nel 1816: nell'estate di quell'anno infatti Lord Byron ospitava a Villa Diodati (la sua villa sul Lago di Ginevra) Percy Bysshe Shelley, la sua futura moglie Mary Wollstonecraft Godwin e lo stesso John Polidori. La compagnia, costretta in casa dalla pioggia, si dilettava nel leggere storie tedesche di fantasmi, quando insieme decisero di scrivere ciascuno un racconto dell'orrore. Il maltempo non si protrasse a lungo, e gli unici a tener veramente fede al loro impegno furono Mary e Polidori: la prima col suoFrankenstein; il secondo dando vita al Vampire Lord Ruthven. Fu così che la figura di Lord Ruthven ispirò largamente il Dracula di Stoker, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto fisico.
Tra le altre fonti letterarie, o comunque tra i romanzi che stilisticamente si avvicinano all'opera di Stoker e che pertanto potrebbero averlo influenzato nella scelta dello stile e del racconto, è da annoverare, innanzitutto La Pietra di Luna di Wilkie Collins, raccontato, come Dracula, da un'alternarsi di narratori che vanno, vengono e ritornano a più riprese.
Il romanzo, poi, al pari del Frankenstein di Mary Shelley, si compone di passi tratti dai diari e dalle lettere dei protagonisti; sul fronte dei diari, comunque, non si può non ricordare quella pietra miliare dell'horror che èStoria di Arthur Gordon Pym, del maestro del brivido Edgar Allan Poe, proprio per il pesante utilizzo che fa Stoker della narrazione per mezzo del diario. Le atmosfere, infine, richiamano l'Amleto di William Shakespeare, con i suoi complotti, l'aria oscura e gotica, i passaggi segreti e i misteri che ogni personaggio nasconde, e infine con il sacrificio di tanti innocenti alla causa del potere, della vendetta e del sangue, proprio come in Dracula.
La storia, come molte storie di altri autori, nasce da un incubo che Stoker ebbe dopo una scorpacciata digamberi fatta in compagnia dello storico e amico ungherese Ármin Vámbéry, che lo guidò e lo aiutò durante la stesura, soprattutto nella descrizione dei luoghi, uno dei punti di forza del romanzo.
Come detto, la storia si svolge come raccolta di selezioni dai diari e dalle lettere dei protagonisti, componendo la vicenda un po' come Foscolo fece con il suo Jacopo Ortis: l'obiettivo era certamente quello di dare una parvenza di realtà alle vicende fantastiche che Stoker stava raccontando, proprio come Howard Phillips Lovecraft faceva nei suoi romanzi e racconti, nei quali venivano ritrovati antichi diari, vecchie pergamene e il tutto veniva ricostruito come se fosse un'inchiesta giornalistica.
Adattamenti [modifica]
Film e serie tv [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Dracula nella cinematografia. |
Il personaggio del Conte Dracula è rimasto popolare negli anni, accrescendo, anzi, la sua fama ed il suo fascino nel tempo, e dando quindi vita ad un elevato numero di film.
Tra le innumerevoli pellicole vi sono adattamenti - più o meno fedeli - del romanzo di Stoker (come il Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola), storie originali (addirittura insieme ad altri "mostri", come in Dracula contro Frankenstein (1972), opere in cui compaiono personaggi a lui legati (come in La figlia di Dracula del1936), Il figlio di Dracula (1943), Le spose di Dracula (1960), Mamma Dracula (1980) o addirittura Zoltan il cane di Dracula (1978), e molti altri), film in cui compare semplicemente come personaggio, generalmente come "cattivo" (come, per esempio, in La maschera del demonio del 1960) e addirittura parodie, tra le qualiFracchia contro Dracula (1985) e Dracula: morto e contento del 1995); non mancano le pellicole erotiche (Scarlet Countess del 2001). Rubens De Falco ha dato volto a Dracula nella telenovela brasiliana Tormento d'amore (Um Homem Muito Especial): qui il vampiro è l'eroe della storia e si trasferisce dalla Transilvania in Brasile, dove dovrà misurarsi con Marta, una donna malvagia che tiene in pugno un intero paesello che lei stessa ha rinominato "Santa Marta".
Secondo una stima approssimativa (probabilmente per difetto) sono 160 i film (al 2004) in cui compare ilvampiro ideato da Bram Stoker in un ruolo principale, un numero secondo solo a Sherlock Holmes. Il numero totale di pellicole che includono riferimenti a Dracula supera le 650 (sempre al 2004) secondo il portale onlineInternet Movie Database.
Gran parte delle storie su Dracula includono non solo il Conte, ma anche il resto dei personaggi ideati da Bram Stoker e delineati nel romanzo: Jonathan e Mina Harker, Van Helsing e Renfield (tra le altre cose, i ruoli di Jonathan Harker e Renfield sono spesso uniti, combinati tra loro o addirittura invertiti, così come quelli di Mina e Lucy, mentre Quincy Morris è quasi sempre omesso completamente).
Musical [modifica]
Dracula el musical (1991) è un musical spagnolo di Cibrian & Mahler, famosi per altri musical spagnoli.Dracula el musical è in tour dal 1991 e non è cantata su basi musicali registrate in studio, infatti l'orchestra è presente in uno spazio chiamato Golfo Mistico.
Dracula opera rock è un musical del 2005 con le musiche della PFM (Premiata Forneria Marconi) con Vittorio Matteucci nella parte del Conte.
Draculea, nel sangue e nell'amore[4] è un musical del 2007, prodotto dalla Musaico Immaginario di Firenze. Musiche di Tiziano Barbafiera, testi di Diego Ribechini. Regia di Riccardo Giannini.
Editoria [modifica]
La figura di Dracula il vampiro è stata ripresa o citata da numerosissimi autori in un numero pressoché incalcolabile di opere di fantasia.
L'inglese Kim Newman è autore di un ciclo di romanzi ucronici basati sulla figura di Dracula, in cui è descritto un mondo alternativo in cui il vampiro non è stato sconfitto e il vampirismo si è diffuso ed integrato nella società mondiale. In Italiano sono stati tradotti Anno Dracula (1992), Il barone sanguinario (1995), Drachenfels(2001), Genevieve la dama immortale (1989), Dracula Cha cha cha (1989).
La Marvel, negli anni '70, ha prodotto anche varie serie a fumetti incentrate sulla figura di Dracula.
Sequel [modifica]
Nel 2009 il pronipote di Bram Stoker, Dacre Stoker, a quattro mani con Ian Holt, ha scritto il seguito ufficiale diDracula, dal titolo Undead - Gli immortali. In questo nuovo romanzo l'antagonista principale è Elizabeth Báthory, anch'essa vampiro, e il protagonista è il figlio di Jonathan e Mina Harker, Quincey Harker.
Note [modifica]
- ^ Maurizio Tani, "Dracula in Iceland. An Interview with Marinella Lorinczi", in Nordicum-Mediterraneum, n. 1,2010
- ^ name="Spiers">Template:Cite magazine
- ^ Károly Kós, La Transilvania (a cura di Roberto Ruspanti), Rubbettino, 2000, ISBN 8872848156
- ^ Draculea nel sangue e nell'amore - dal 3 al 5 ottobre 2008 al Florence City Musical
Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker's Dracula)
è un film del 1992 prodotto e diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo Dracula dello scrittore irlandese Bram Stoker.
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Trama [modifica]
Anno 1453, Costantinopoli era caduta. I musulmani turchi dilagavano in Europa, minacciando tutto il mondo cristiano. Dalla Transilvania si levò a difesa della chiesa un cavaliere rumeno del sacro ordine del Dragone, conosciuto come Draculia. Quando ritornò a casa, scoprì che Elisabeta, principessa romena nonché sua moglie, era morta suicida quando ricevette, dai turchi sconfitti, la falsa notizia della morte dell'amato marito. Alle parole del prete, che sentenziò la dannazione di Elisabeta in quanto suicida, rinnegò Dio e la chiesa, che aveva difeso, e diventò un vampiro.
Verso la fine del XIX secolo, l'avvocato Jonathan Harker (Keanu Reeves) è incaricato dalla sua ditta di concludere un affare riguardante l'acquisto di case in diversi punti di Londra per conto di un eccentrico conte della Transilvania, Dracula. Questi, osservando un'immagine della fidanzata di Harker, Mina Murray (Winona Ryder), riconosce in lei la reincarnazione di sua moglie e chiede a Jonathan di scriverle dicendole che si sarebbe trattenuto per un mese. Il conte in quel momento abbandona il castello lasciandovi prigioniero Harker (che viene quasi ucciso dalle donne vampiro assetate di sangue che vivono nel castello) e parte perLondra a bordo di una nave.
Con l'arrivo della nave, Dracula aumenta la sua influenza su Mina, riuscendo a sedurla. Nel frattempo la migliore amica di Mina, l'aristocratica Lucy Westenra (prossima al matrimonio con Lord Arthur Holmwood) viene ripetutamente morsa al collo dal conte, che bevendone il sangue garantisce il suo ringiovanimento. Lucy si affida alle cure del dott. Jack Seward, ex spasimante di Lucy, che chiama in suo aiuto Abraham Van Helsing, docente universitario olandese che conosce la natura del vampirismo e che utilizza diversi meccanismi per cercare di neutralizzare il morbo. Il dott. Seward è anche il direttore delmanicomio di Carfax Abbey, dove è ricoverato Renfield, impiegato della stessa ditta per cui lavora Harker (infatti Jonathan ne prese il posto dopo il sopraggiungere della sua pazzia), afflitto da una brama sanguinaria dopo un precedente viaggio in Transilvania.
Riuscito a fuggire dal castello nei Carpazi, Harker si rifugia in un convento, le cui monache informano Mina dell'accaduto. Nonostante la sua infatuazione per il conte Vlad, Mina raggiunge Jonathan e lo sposa. Dopo la partenza di Mina, Dracula uccide Lucy trasformandola in vampiro.
Van Helsing e gli amanti di Lucy, Seward, lord Arthur e il texano Quincey P. Morris (Billy Campbell), penetrano nella tomba della ragazza e pongono fine alla sua maledizione, "uccidendo" il vampiro che è diventata.
Dracula verrà infine ucciso insieme ad alcuni degli zingari che lo servivano alle porte del suo castello, Quincey Morris e Jonathan con i loro coltellacci tagliano la gola al conte, ma il colpo di grazia glielo infliggerà Mina, che lo salva dalla sua condanna di essere per sempre un "non morto",infilzandolo con una spada nel cuore e infine decapitandolo .
Critica [modifica]
Matei Cazacu nel suo libro dedicato alla figura storica di Vlad III esprime questo giudizio nei confronti del film di Coppola: "Rinnovò completamente il genere (vampiresco) con il suo Dracula, capolavoro assoluto. La recitazione di Gary Oldman (Dracula), Anthony Hopkins (Van Helsing), Wynona Ryder (Mina Murray) e Keanu Reeves (Jonathan Harker) è considerata semplicemente perfetta da molti critici. La parte di Gary Oldman, conte vampiro o dandy londinese, è di un'intensità straordinaria. I costumi sono strepitosi e la musica contribuisce, essa pure, a fare di questa produzione un non plus ultra"[1].
Il romanzo e il film [modifica]
Siccome il titolo "Dracula" era stato già usato in campo cinematografico, Coppola volle scegliere "Bram Stoker's Dracula", per sottolineare così la sua fedeltà al romanzo. In realtà però il film si differenzia in molti aspetti fondamentali. Il motivo di queste "licenze poetiche" è chiarito dal regista[2]: egli non voleva ancora una volta (come precedentemente nella storia del cinema, ad eccezione del Nosferatu di Werner Herzog) dare a Dracula l'aspetto e le caratteristiche di creatura mostruosa mutuata da film horror. Coppola in effetti gli conferisce umanità, donandogli delle origini (a metà tra misticismo, storia e fantasia) la capacità di amare un'altra creatura, andando perciò oltre alla semplice attrazione sessuale che per esempio esiste tra Dracula e Lucy nella versione di Herzog.
- Il film esordisce descrivendo la caduta di Costantinopoli nelle mani dei turchi, ma sostiene che si trattasse del 1462, quando in realtà accadde nel 1453.
- Nel film viene indicato che Dracula era originariamente un principe romeno di nome Vlad (nel libro è chiamato esplicitamente Dracula riferendosi al nome reale del sovrano valacco), il che rimanda al personaggio storico.
- Ci sono anche delle diversità tra la versione cinematografica e quella storica. In realtà Vlad III l'impalatoreebbe due mogli: la prima si suicidò perché il loro castello era sotto assedio e pensava di essere in trappola. Successivamente Vlad si risposò con la cugina del re Mattia Corvino d'Ungheria per rafforzare i legami col monarca che gli aveva offerto riparo e l'aveva nominato comandante dell'esercito transilvanico, onde permettergli di difendere i confini e riconquistare la Valacchia.
- All'inizio del film Dracula rinnega Dio dopo aver scoperto il suicidio della moglie, e diventa così dannato; nel libro non sono noti i motivi per cui egli divenne vampiro (viene solo fatta una vaga menzione alla sua frequentazione alla scuola di magia nera Scolomanzia).
- Il romanzo è ambientato nel 1890, mentre il film è stato ambientato nel 1897 per poter inserire il cinematografo che fu inventato solo nel 1895.
- Nel film la personalità di Lucy è totalmente diversa: nel romanzo è dolce, pura, sensibile e casta, mentre nel film è assetata di sesso.
- L'incontro di Lucy con i tre pretendenti è trattato in modo diverso: nel libro Lucy incontra Seward di mattina e Quincey e Arthur di sera, mentre nel film li riceve tutti di sera e in diverso ordine (Quincey, Seward e Arthur).
- Nel film il dottor Seward, si chiama solo Jack, mentre nel libro viene chiamato anche John.
- La principale differenza è la reincarnazione della moglie di Dracula in Mina Harker (punto totalmente assente nel libro).
- Nel film Mina incontra il conte ed esce con lui in più occasioni, innamorandosene; nel libro non vi è nessun rapporto d'amore tra Mina e Dracula.
- Nel romanzo, Jonathan Harker, esce immune dal castello, subito dopo la partenza di Dracula, mentre nel film, prima di riuscire a scappare, egli vi rimane al lungo alla mercé delle spose di Dracula che lo lasciano quasi dissanguato, mente nel romanzo esse lo incontrano solo la prima volta, quando il conte doveva ancora partire.
- Sempre nel film il matrimonio tra Mina e Jonathan si svolge in Romania durante l'uccisione di Lucy, nel libro le nozze vengono celebrate in Ungheria, a Budapest, nella Cappella del convento dove era ospitato Jonathan durante la convalescenza dopo la fuga dal castello del Conte Dracula, prima della morte di Lucy.
- Nel film non è presente il personaggio della madre di Lucy, né viene accennato il padre di Arthur.
- Nel film si presume che Jonathan abbia raccontato la sua brutta esperienza a Van Helsing, mentre nel romanzo egli non ricordava nulla di ciò che gli era accaduto in Transilvania e Van Helsing ne viene a conoscenza tramite la lettura del diario di Jonathan.
- È diverso il carattere di Van Helsing: nel libro è serio e gentile, nel film è aggressivo e fanatico, e sembra dotato di capacità paranormali (in una scena, ambientata nel giardino della villa di Lucy, pare scomparire e riapparire in due punti diversi in pochi istanti).
- Nel film, il colpo finale al conte è assestato da Mina stessa, mentre nel libro questi muore trasformandosi in polvere dopo esser stato colpito da Quincey e Harker.
- Nel film non si accenna minimamente al titolo nobiliare assunto da Arthur dopo la morte del padre, che diventa Goldaming.
- Nel film, le tre spose di Dracula sono femmine ipersessuate, e s'invaghiscono di Jonathan perché giovane e attraente, presentandosi a lui mezze nude e riuscendo anche a baciarlo e a morderlo, (Una di esse lo morde perfino sulla sfera sessuale). Nel romanzo invece, esse sono delle dame che vogliono solo morderlo per succhiare il suo sangue e non gli danno neanche un bacio, ma vengono subito interrotte dall'arrivo di Dracula.
- Nel film, Lucy, quando manifesta i primi sintomi di vampirismo nel letto, tenta di mordere il collo di Quincey. Nel romanzo, è Arthur che viene quasi azzannato dalla sua promessa sposa.
Citazioni [modifica]
Il film contiene diversi rimandi (forse voluti) ad altre trasposizioni del romanzo di Stoker.
- La reincarnazione della moglie di Dracula in Mina è presente anche nel Dracula TV di Dan Curtis, ove però è Lucy ad essere la reincarnazione della perduta sposa di Dracula.
- Sempre nel film di Dan Curtis il titolo che appare all’inizio è “Bram Stoker’s Dracula”.
- La messa in risalto dell’ombra di Dracula ricorda molto l’ombra di Nosferatu, nell’omonimo film.
- Il viaggio di Renfield in Transilvania e la sua conseguente follia richiama molto il Dracula di Tod Browning, ove è Renfield, non Harker, a recarsi dal conte per trattare l’acquisto di Carfax.
- in una scena eliminata del film viene specificato che Renfield era di un superiore di Harker. Questo può richiamare Nosferatu il vampiro, ove Hutter era un dipendente del bizzarro agente immobiliare Knock, che era manipolato in segreto dal conte Orlok
- In una scena eliminata, Jonathan entra nella cripta e vede il volto “dormiente” di Dracula attraverso la fessura del sarcofago. Questa sequenza richiama una delle più celebri scene di Nosferatu il vampiro, nella quale Hutter entra nella cripta del conte Orlok e vede il volto del vampiro attraverso il coperchio sfondato della bara. L’inquadratura del volto “dormiente” è comunque visibile nel film alla fine della sequenza del party serale in casa di Lucy.
- La scena di Dracula che osserva la foto di Mina (inesistente nel romanzo) è presente in varie versioni filmiche, ma è stata probabilmente ispirata dal film Nosferatu il vampiro.
- Nel film la tenuta di Carfax è chiamata Carfax Abbey, questo rimanda al Dracula di Browling ove Carfax è un’abbazia in rovina.
- Il fascino che Dracula acquisisce col suo ringiovanimento (necessario all’impostazione del film) può sembrare un rimando ai Dracula di Frank Langella che si caratterizzava per il fascino estetico, seppure crudele tenebroso.
- L’abbigliamento elegante che Dracula indossa per le vie di Londra, oltre ad essere attinente alle pagine del libro, può richiamare l’abbigliamento di Bela Lugosi nel film di Browling, soprattutto il cilindro ed il bastone da passeggio.
Il doppiaggio italiano [modifica]
L'edizione italiana è stata curata da Manlio De Angelis, che presta la voce a Tom Waits. Anthony Hopkins non poté essere doppiato dallo storico interprete Dario Penne poiché questi già prestava la voce a Gary Oldmannel ruolo del conte; a sostituire Penne fu Cesare Barbetti che fu doppiatore di Hopkins anche in altre due occasioni. Barbetti doppia anche il capitano della nave Demetrio, che trasporta il conte e le casse di terra da Varna a Londra.
Colonna sonora [modifica]
Le musiche del film sono affidate a Wojciech Kilar, mentre per i crediti finali è stata composta Love Song for a Vampire scritta ed interpretata da Annie Lennox.
Curiosità [modifica]
- Anthony Hopkins recita anche il ruolo del sacerdote Cesare, che condanna l'anima di Elisabeta alla dannazione perché morta suicida.
- Una scena del videogioco Conker's Bad Fur Day è ispirato a questo film, e ne riporta alcune battute. Il vampiro, fisicamente somigliante il Dracula di questo film, si chiama "Conte Batula".
- Quando Mina sembra ricordare la propria esistenza passata come Elisabeta, descrive la Transilvania come "una terra situata oltre una grande foresta": è questo il significato letterale del suo nome.
- La veste che Dracula indossa nella scena della morte è ispirata all'opera di Gustav Klimt Il bacio. Su tale abito è possibile vedere una riproduzione della Madonna col Bambino, segno inconfondibile dell'unione che vi era tra Dracula e la Chiesa ortodossa.
- Gli incassi del film salvarono la Zoetrope, compagnia di produzione di Coppola, dalla bancarotta.
- Il nome del signor Renfield cambia da R. M. a R. N.
- Il film ha dato vita ad una serie di quattro videogiochi, dal medesimo titolo ma dotati di una differente impostazione.
- Quando Lucy riceve i tre pretendenti, Quincy ha un cappello in mano quando il dottor Seward è seduto sul divano. Nella scena dopo però, Jack porge il cappello a Quincy chiedendogli scusa per essercisi seduto sopra e averlo rovinato quando invece è impossibile, poiché Quincy nella scena immediatamente prima lo teneva in mano. Questo errore è dovuto al montaggio cinematografico, nella versione estesa della scena, presente come extra nel BluRay del film, si vede chiaramente Quincy che getta il cappello sul divano pochi secondi prima che Jack si sieda.
- Quando la carrozza di John si sta avvicinando al castello del conte, la scena mostra l'inquadratura soggettiva del protagonista che si affaccia dal finestrino e guarda la ruota che sfiora il bordo del sentiero, nell'inquadratura successiva si vede chiaramente che le ruote della carrozza sono coperte da un drappo, quindi non visibili.
- Nella scena in cui Renfield si scaglia contro Jack Seward nella cella del manicomio, si vede chiaramente che lo morde sul lato destro del collo, ma quando gli infermieri intervengono e glielo levano di dosso, questi porta la mano al lato sinistro.
- Quando viene fatto il prelievo ad Arthur per salvare Lucy, si ha l'impressione che il sangue, fluendo nel barattolo, stia uscendo da dietro il tubicino anziché dal tubicino stesso.
Riconoscimenti [modifica]
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Note [modifica]
Abraham Stoker detto Bram
(Clontarf, 8 novembre 1847 – Londra,20 aprile 1912) è stato uno scrittore irlandese, divenuto celebre come autore di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore. In vita era conosciuto in particolare per essere l'assistente personale dell'attore Henry Irving e il direttore economico delLyceum Theatre di Londra, di proprietà dello stesso Irving.
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Cenni biografici [modifica]
Nato a Clontarf, un villaggio costiero vicino a Dublino, fino all'età di otto anni fu incapace di alzarsi in piedi a causa del cagionevole stato di salute. La malattia e la mancanza di forze segnarono in maniera indelebile la sua attività letteraria. Il sonno senza fine e la resurrezione dei morti, due temi centrali del suo Dracula, furono di grande importanza per Stoker, costretto a trascorrere la maggiore parte della sua infanzia in un letto.
La sua guarigione apparve miracolosa ai medici che lo avevano in cura. Da quel momento Stoker condusse una vita normale, riuscendo addirittura ad eccellere nelle specialità sportive durante gli anni trascorsi all'università di Dublino. A tal proposito gli piaceva dire di sé stesso:
« Credo di poter dire che, nella mia persona, rappresento la sintesi dell'educazione universitaria mens sana in corpore sano. » |
Stoker studiò storia, letteratura, matematica e fisica al Trinity College di Dublino, dove conseguì, a pieni voti, la laurea in matematica. Lavorò come domestico ma presto accettò un incarico a titolo gratuito come giornalistae critico teatrale per il The Evening Mail. Negli stessi anni seguì per un breve periodo le orme paterne, col quale condivideva anche il nome di battesimo, lavorando nell'amministrazione pubblica.
A 29 anni strinse un'amicizia destinata a durare una vita con l'attore Henry Irving, del quale sarebbe in seguito divenuto anche segretario e confidente.
Stoker sposò Florence Balcombe nel 1878 e si trasferì a Londra dove diresse il Lyceum Theatre di Irving. La collaborazione con Irving fu molto importante per lo scrittore: grazie a lui conobbe sia James Abbott McNeill Whistler che Arthur Conan Doyle e poté viaggiare per il mondo.
Stoker arricchiva i suoi guadagni scrivendo un gran numero di romanzi e racconti sensazionali, tra cui la storia di vampiri intitolata Draculapubblicata nel 1897. L'ispirazione gli era stata fornita dall'incontro avvenuto nel 1890 con il professore ungherese Arminius Vambéry, il quale gli aveva raccontato la leggenda del principe rumeno Vlad Ţepeş Dracul, meglio conosciuto come Dracula. Questo personaggio venne trasfigurato da Stoker nel Conte Dracula, il protagonista del suo racconto. Stoker impiegòsette anni per scrivere il libro studiando la cultura e la religione dei Balcanie documentandosi sulla figura storica di Vlad Tepes. Le versioni, prima di giungere alla stesura definitiva, almeno in ambito provinciale, dovettero susseguirsi rapidamente e i primi manoscritti circolarono tra la cerchia dei suoi amici tra il 1890 e il 1893 per trarne giudizio e consiglio.[1]Dracula ha ispirato una lunga serie di film e di opere teatrali.
Opere [modifica]
- La catena del destino (The chain of destiny, 1875), romanzo, per la rivista Shamrock
- The duties of clerks of petty sessions in Ireland, 1879 (saggio)
- Under the Sunset, 1882 (storie per bambini)
- A glimpse of America - A lecture, 1886
- Il Passo del Serpente (The Snake's Pass, 1890), romanzo[2]
- The Watter's Mou', 1894
- Crooken Sands, 1894
- The man from Shorrox's, 1894
- The Shoulder of Shasta, 1895
- Dracula, 1897 (romanzo)
- Miss Betty, 1898
- Sir Henry Irving and miss Ellen Terry, 1899
- The mistery of the sea: A novel, 1902 (romanzo)
- Il gioiello delle sette stelle (The Jewel of Seven Stars, 1903), romanzo
- The Man, 1905
- Personal reminescences of Henry Irving, 1906
- Snowbound, The Record of a Theatrical Touring Party, 1908
- Lady Athlyne, 1908
- The Gates of Life, 1908
- La dama del sudario (The Lady of the Shroud, 1909), romanzo
- Famous impostors, 1910
- La tana del Verme Bianco (The Lair of the White Worm, 1911), romanzo
- L'ospite di Dracula, quattro racconti (Dracula's Guest and other weird stories, 1914), raccolta di racconti
Opere di Stoker in italiano [modifica]
Oltre a varie edizioni di Dracula (la prima, del 1966), altre opere di questo autore sono giunte in Italia. Questo ne è un breve elenco:
- La vergine di Norimberga. Racconti del terrore dell'autore di Dracula il vampiro
- La tana del Verme Bianco (romanzo)
- L'ospite di Dracula, quattro racconti
- La catena del destino (romanzo)
- La dama del sudario (romanzo)
- L'ospite di Dracula (racconto)
- Il funerale dei topi (racconto)
- Il paese del tramonto (storie per bambini)
- Il segreto del fiorire dell'oro
- Il Gioiello delle Sette Stelle (romanzo)
- La squaw (racconto)
- La casa del giudice (racconto)
- Il Passo del Serpente (romanzo)
- Il funerale dei topi (racconto)
- La profezia della zingara (racconto)
John William Polidori
(Londra, 7 settembre 1795 – Londra, 24 agosto 1821) è stato uno scrittore e medico britannico, nonché segretario e medico personale del poeta George Byron. È famoso per aver scritto Il vampiro, il primo racconto della letteratura moderna su questa creatura leggendaria.
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Biografia [modifica]
Figlio maggiore di Gaetano Polidori, un politico italiano originario diBientina, in provincia di Pisa (segretario personale di Vittorio Alfieri), e Anna Maria Pierce, una governante britannica; aveva tre fratelli e quattro sorelle.
Polidori era uno dei primi della sua classe all'Ampleforth College dopo aver iniziato gli studi nel 1804 presso i frati di Ampleforth. Nel 1810 si trasferì all'Università di Edimburgo dove scrisse una tesi sul sonnambulismo, laureandosi in medicina nel 1815 alla precoce età di diciannove anni. Nel 1816 entrò al servizio di Lord Byroncome suo medico personale e lo accompagnò nei suoi viaggi attraverso l'Europa.
A Villa Diodati, la casa che Byron affittò presso il lago di Ginevra in Svizzera, i due incontrarono Mary Wollstonecraft, il futuro marito di Mary Percy Bysshe Shelley e la sorellastra di Mary (nonché amante di Byron)Claire Clairmont. Fu proprio in quella casa che, in una serata di giugno, lessero ad alta voce alcuni brani dall'antologia dell'orrore in tedesco Fantasmagoriana. A causa di una tempesta i cinque scrittori furono costretti a rimanere in casa, così Byron suggerì di scrivere ciascuno una storia di fantasmi, per passare il tempo sino alla sera successiva: nacquero così Frankenstein, scritto dalla Shelley, e qualche anno dopo Il vampiro di Polidori, quest'ultimo ricalcato sulla figura dello stesso Byron.
Evitando il personaggio crudele e sanguinario delle tradizioni popolari, Polidori modellò il proprio vampiro sul modello byroniano dell'eroe tenebroso e maledetto, e lo chiamò "Lord Ruthven" come omaggio (il nome, infatti, era originariamente usato nel romanzo Glenarvon di Lady Caroline Lamb per un personaggio che era chiaramente l'alter-ego di Byron stesso). Lord Ruthven non fu solo il primo vampiro della letteratura inglese, ma anche il primo vampiro del tipo più in voga oggi: aristocratico, inserito nell'alta società e dotato di un perverso fascino nero. Il racconto venne pubblicato nel 1819 sul New Monthly Magazine erroneamente a nome dello stesso Byron, che successivamente pubblicò anche il frammento da cui Polidori aveva tratto ispirazione, senza riuscire a far giustamente attribuire all'amico il racconto compiuto.
Cessato il suo lavoro con Byron, Polidori tornò in Inghilterra e nel 1820 scrisse al priore di Ampleforth con l'intenzione di intraprendere la carriera ecclesiastica, ma il prelato gli rispose con sdegno rifiutandolo a causa della sua scandalosa attività letteraria. Nel 1821, dopo aver scritto l'ambizioso poema religioso The Fall of the Angels, Polidori cadde in depressione e morì, in circostanze misteriose, probabilmente suicida.
I diari di Polidori, contenenti numerosi aneddoti tratti dai suoi viaggi con Byron, vennero pubblicati collettivamente con il titolo The Diary of John Polidori a cura di William Michael Rossetti, che nel 1911 si appoggiò all'editore Elkin Mathews di Londra. Una ristampa di questo libro, con il titolo The diary of Dr. John William Polidori, 1816, relating to Byron, Shelley, etc venne ripubblicato dalle Folcroft Library Editions nel 1975e successivamente nel 1978 per le Norwood Editions.
Adattamenti cinematografici [modifica]
Tre film hanno narrato la genesi delle storie di Frankenstein e de Il vampiro: Gothic di Ken Russell (1986),Haunted Summer di Ivan Passer (1988) e Remando al viento di Gonzalo Suárez (1988 )
John William Polidori
(Londra, 7 settembre 1795 – Londra, 24 agosto 1821) è stato uno scrittore e medico britannico, nonché segretario e medico personale del poeta George Byron. È famoso per aver scritto Il vampiro, il primo racconto della letteratura moderna su questa creatura leggendaria.
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Biografia [modifica]
Figlio maggiore di Gaetano Polidori, un politico italiano originario diBientina, in provincia di Pisa (segretario personale di Vittorio Alfieri), e Anna Maria Pierce, una governante britannica; aveva tre fratelli e quattro sorelle.
Polidori era uno dei primi della sua classe all'Ampleforth College dopo aver iniziato gli studi nel 1804 presso i frati di Ampleforth. Nel 1810 si trasferì all'Università di Edimburgo dove scrisse una tesi sul sonnambulismo, laureandosi in medicina nel 1815 alla precoce età di diciannove anni. Nel 1816 entrò al servizio di Lord Byroncome suo medico personale e lo accompagnò nei suoi viaggi attraverso l'Europa.
A Villa Diodati, la casa che Byron affittò presso il lago di Ginevra in Svizzera, i due incontrarono Mary Wollstonecraft, il futuro marito di Mary Percy Bysshe Shelley e la sorellastra di Mary (nonché amante di Byron)Claire Clairmont. Fu proprio in quella casa che, in una serata di giugno, lessero ad alta voce alcuni brani dall'antologia dell'orrore in tedesco Fantasmagoriana. A causa di una tempesta i cinque scrittori furono costretti a rimanere in casa, così Byron suggerì di scrivere ciascuno una storia di fantasmi, per passare il tempo sino alla sera successiva: nacquero così Frankenstein, scritto dalla Shelley, e qualche anno dopo Il vampiro di Polidori, quest'ultimo ricalcato sulla figura dello stesso Byron.
Evitando il personaggio crudele e sanguinario delle tradizioni popolari, Polidori modellò il proprio vampiro sul modello byroniano dell'eroe tenebroso e maledetto, e lo chiamò "Lord Ruthven" come omaggio (il nome, infatti, era originariamente usato nel romanzo Glenarvon di Lady Caroline Lamb per un personaggio che era chiaramente l'alter-ego di Byron stesso). Lord Ruthven non fu solo il primo vampiro della letteratura inglese, ma anche il primo vampiro del tipo più in voga oggi: aristocratico, inserito nell'alta società e dotato di un perverso fascino nero. Il racconto venne pubblicato nel 1819 sul New Monthly Magazine erroneamente a nome dello stesso Byron, che successivamente pubblicò anche il frammento da cui Polidori aveva tratto ispirazione, senza riuscire a far giustamente attribuire all'amico il racconto compiuto.
Cessato il suo lavoro con Byron, Polidori tornò in Inghilterra e nel 1820 scrisse al priore di Ampleforth con l'intenzione di intraprendere la carriera ecclesiastica, ma il prelato gli rispose con sdegno rifiutandolo a causa della sua scandalosa attività letteraria. Nel 1821, dopo aver scritto l'ambizioso poema religioso The Fall of the Angels, Polidori cadde in depressione e morì, in circostanze misteriose, probabilmente suicida.
I diari di Polidori, contenenti numerosi aneddoti tratti dai suoi viaggi con Byron, vennero pubblicati collettivamente con il titolo The Diary of John Polidori a cura di William Michael Rossetti, che nel 1911 si appoggiò all'editore Elkin Mathews di Londra. Una ristampa di questo libro, con il titolo The diary of Dr. John William Polidori, 1816, relating to Byron, Shelley, etc venne ripubblicato dalle Folcroft Library Editions nel 1975e successivamente nel 1978 per le Norwood Editions.
Adattamenti cinematografici [modifica]
Tre film hanno narrato la genesi delle storie di Frankenstein e de Il vampiro: Gothic di Ken Russell (1986),Haunted Summer di Ivan Passer (1988) e Remando al viento di Gonzalo Suárez (1988).
Famiglia [modifica]
La sorella di Polidori, Frances, sposò Gabriele Rossetti, e con lei ebbe quattro figli:
Altri progetti [modifica]
- Wikiquote contiene citazioni di o su John Polidori
Voci correlate [modifica]
" NOSFERATU " film completo ( YouTube ) , Germania 1922 .
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